C’è stata una “scelta tecnica” dietro alla non convocazione del c.t.. Ha tenuto a precisare che non c’è nessun collegamento con il gestaccio di domenica. I tifosi però ricordano il 2016 quando era allenatore dell’Inter e fece ai tifosi del Milan il dito medio.
Nicolò Zaniolo ha tutti dalla sua parte. Non si parla solo dei tifosi della Roma ma anche quelli delle altre squadre che si sono trovati in disaccordo con il c.t. Mancini e le sue frasi relative al gesto fatto dal romanista nei confronti dei tifosi del Lazio. Se amate scommettere online sulle partite di campionato il sito 20Bet fa al caso vostro.
Zaniolo, non è stato poi convocato dal c.t. della Nazionale ma solo per “scelta tecnica” come dichiarato da Mancini. “Rimane a casa, si riposa e si allena. Sia lui che Spinazzola hanno le ossa rotte dalla Nazionale”, queste le parole dei romanisti. Nessun collegamento con il gesto e la multa al termine del derby.
Nonostante questo Mancini a tenuto a precisare a Zaniolo che questi atteggiamenti non devono essere tenuti. Arriva il boato dei social che ricorda al c.t. il suo gesto nella partita Inter-Milan del 2016 quando da allenatore dell’Inter nello scendere le scale ha rivolto il dito medio ai milanisti. “non aveva all’epoca 22 anni come Zaniolo” post di Twitter.
Zaniolo resta a casa
Il giocatore ha da sempre tenuto alla maglia azzurra ed anche Mancini da subito ha creduto in lui ma oggi deve accettare la decisione del mister. Tanti i commenti positivi sulla non convocazione “siamo contenti che rimanga a casa. In questi giorni, dopo l’infortunio, a Trigoria si può allenare tranquillamente per migliorare la forma fisica”.
Nicolò non ha battuto ciglio nei confronti della decisione di Mancini. Sicuramente si è reso conto che ciò che lo riguarda è mediatico. Lui come il c.t. cinque anni indietro in merito al dito medio ha dichiarato “Mi sono sentito dire di tutto” e in quel modo Zaniolo ha voluto dare una risposta alle provocazioni ascoltate durante tutto il derby nei suoi confronti e nei confronti della sua famiglia.
I tifosi fanno da scudo
I tifosi si sentono di essere protettivi nei confronti del giocatore che è molto amato dai bambini e molto applaudito all’Olimpico. Hanno fatto lo stesso nei primi anni della sua carriera con Francesco Totti. Alla luce di questo forse Mancini voleva solo consigliarlo visto che rappresenta un simbolo per le nuove generazioni.
Anche se fosse così gran parte dei romanisti non hanno apprezzato le sue parole e lo hanno dimostrato sui social e via radio. La frase ricorrente è “lasciate in pace Zaniolo” e c’è anche la possibilità che venga fatto uno striscione di solidarietà.