Oggi il mondo è cambiato molto specie in virtù della digitalizzazione che sta prendendo il sopravvento. Un’era segnata e fortemente condizionata dalla tecnologia, alla quale sono dediti i giovani ed i cosiddetti nativi digitali. A differenza di questi ultimi, le precedenti generazioni si trovano in difficoltà sul piano dell’adattamento. Ciò lo si può notare anche a livello professionale, con il mondo del lavoro diviso a metà tra mansioni tradizionali e digitali. Un mix che di fatto ha dato vita ad un duplice settore: quello delle occupazioni provenienti dal passato e dalla manualità operaia, a cui si affiancano i moderni e tecnologici ruoli impiegatizi. Scendiamo più nelle pieghe di questo discorso approfondendone la tematica.
Lavori tradizionali e digitali
L’epoca attuale è dunque luogo che ospita al proprio interno due macro aree professionali: quella tradizionale operaia, e quella digitale ipertecnologica. Due sfere distanti tra loro, che ad oggi dividono le generazioni e creano una sorta di spaccatura sociale tra nativi digitali e coloro che provengono dal precedente millennio. Nel mezzo poi vi è che si aggiorna e vuole restare al passo coi tempi e l’evoluzione socio-occupazionale. Quindi chi, seppur non millenial, riesce a reggere il confronto con la modernità lavorativa attraverso la formazione costante. Interessante, poi, in questo discorso è il ritorno ai lavori tradizionali che anno dopo anno stanno recuperando credibilità e posizioni nelle attenzioni ed esigenze generali. Stiamo parlando di mansioni manuali, spesso legate all’edilizia, o alla ristorazione, o ancora alla produzione industriale. Professioni in controtendenza col mondo di oggi, improntato con vigore sulla digitalizzazione dilagante (basti pensare anche all’amministrazione e alla scuola).
Artigianato vs tecnologia
Proprio in conseguenza di quanto detto nel paragrafo precedente, il ritorno alla tradizione sul piano lavorativo è incarnato dall’artigianato. Mestieri manuali che risultano indispensabili in determinati contesti sociali. In passato proprio quest’ultimo ha retto l’evoluzione sociale, grazie alla ricchezza economica portata dalla sua produzione ed azione. Gli artigiani rappresentano l’essenza del nostro Paese, anche se ad essi si stanno affiancando con numero crescente i nativi digitali. La tecnologia tenta di soppiantare un settore antico ma ancora oggi di grande valore spesso relegato a semplice manovalanza. Proprio per la mancanza di persone che facciamo lavori manuali, mestieri faticosi che comprendono il trasporto di oggetti, come quelli di una ditta ristrutturazioni Roma, sono ben pagati. Un salario che è proporzionato, anche se non sempre, al dispendio di energie profuse nell’occupazione menzionata. Tuttavia anche qui si potrebbe obiettare facendo un rapporto di paragone tra vecchi e nuovi lavori, dove gli impieghi di ufficio o incentrati sulla tecnologia sembrano avere dalla loro un erario migliore rispetto alla controparte tradizionale. Una disparità che purtroppo è figlia di un’evoluzione sociale ma anche di una gestione politica non proprio all’altezza. Al di là di questo, ciò che è importante sottolineare è la ripresa di professioni che sembravano superate, afferenti all’artigianato, ma che in realtà sono più vive che mai e ancora molto importanti per la collettività.